
Eccoci di nuovo qui. Vorrei proporvi lo stesso gioco dell’altra volta ma con le canzoni. Quindi ognuno sui commenti dovrà scrivere il titolo di una canzone e magari usare due o tre parole per descriverla.

Va bene?
Conto su di voi
La mia canzone è l’emozione non ha voce di Adriano Celentano.

Riporto qui il testo.
Io non so parlar d’amore
L’emozione non ha voce
E mi manca un po’ il respiro
Se ci sei c’è troppa luce
La mia anima si spande
Come musica d’estate
Poi la voglia sai mi prende
E si accende con i baci tuoiIo con te sarò sincero
Resterò quel che sono
Disonesto mai lo giuro
Ma se tradisci non perdonoTi sarò per sempre amico
Pur geloso come sai
Io lo so mi contraddico
Ma preziosa sei tu per meTra le mie braccia dormirai
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noiUn’altra vita mi darai
Che io non conosco
La mia compagna tu sarai
Fino a quando so che lo vorraiDue caratteri diversi
Prendon fuoco facilmente
Ma divisi siamo persi
Ci sentiamo quasi niente
Siamo due legati dentro
Da un amore che ci dà
La profonda convinzione
Che nessuno ci divideràTra le mie braccia dormirai
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noiUn’altra vita mi darai
Che io non conosco
La mia compagna tu sarai
Fino a quando lo vorraiPoi vivremo come sai
Solo di sincerità
Di amore e di fiducia
Poi sarà quel che saràTra le mie braccia dormirai
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noi
Pienamente noi.

Le mie tre parole sono amore, anima ed emozione.
A presto!
Laura
Ciao!
Rispondo solo adesso perché oggi è il giorno del compleanno del mio cagnetto, sicché mi sono dedicato a lui per la maggior parte della giornata.
Sai qual è la mia canzone preferita? Si intitola Greensleeves e ha una particolarità unica nella storia della musica: ha quasi quattrocentocinquant’anni, e durante tutto questo lasso di tempo non è mai, mai, mai passata di moda. Ne conosci altre con queste caratteristiche? Io no… Tant’è vero che a Greensleeves ho dedicato una ventina di post nel mio blog.
La prima strofe dice:
Ahimé, amor mio,mi fai torto congedandomi così scortesemente, dal momento che ti ho amato a lungo, deliziandomi della tua compagnia.
Ritornello:
Greensleeves era tutta la mia gioia, Greensleeves era la mia delizia, Greensleeves era il mio cuore prezioso, e chi se non la mia Lady Greensleeves?
Le mie tre parole sono dunque: amore, delizia, malinconia.
La seconda parola si riferisce al piacere fisico quando si accompana a quello della mente.
L’ultima parola mi è stata suggerita dal tono della canzone, certo, ma anche dalla consapevolezza del fatto che, nel luogo e all’epoca in cui fu composta <iGreensleeves, cioè l’Inghilterra elisabettiana, la malinconia era una vera e propria moda, capace di influenzare la poesia e la musica.
Shakespeare cita due volte Greensleeves due volte nella commedia Le allegre comari di Windsor, in un contesto tutt’altro che malinconico – anzi, decisamente comico: è infati una caratteristica dei grandi autori la capacità di trovare il riso nel pianto e viceversa – e questo secondo me è un argomento che merita uno studio approfondito. Tu che cosa ne pensi?
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Bellissima canzone e bellissima storia alle spalle. Grazie infinite per averla condivisa con noi. Io penso che le canzoni che non passano mai di moda sono sono canzoni vere, con un testo e una musicalità unici e irripetibili.
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Scusa i molti errori di battitura, dovuti al fatto che ho scritto il commento usando la tastiera virtuale dello smartphone mentre portavo Puck a passeggio…
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Tranquillo. Fai gli auguri a Puck da parte mia🐶
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Grazie, gli faranno molto piacere 🙂
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