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La luce alla finestra, di Lucinda Riley

Buon sabato a tutti lettori!

Oggi andrò a recensire l’ultimo libro letto, uno dei tanti della Riley, ovvero La luce alla finestra. Devo dire che proprio questa mattina ho dato una accelerata alla lettura perché, davvero, verso la fine la narrazione diventa molto incalzante e il segreto che si cela alla base di questo libro ha reso la lettura molto interessante . I colpi di scena certamente non sono mancati ed è forse la cosa che ho apprezzato di più di questo romanzo. Sapevo sin dall’inizio che Lucinda non mi avrebbe deluso nemmeno questa volta e devo dire che la sua penna è riconoscibile tra milioni di libri e voglio dedicare un po’ più di spazio a questa recensione proprio perché credo che Lucinda lo meriti.

Riporto la trama

¤♡Émilie de la Martinière ha sempre subito il giudizio di sua madre, regina indiscussa della scena mondana parigina. Ora ha trent’anni, ma la freddezza mascherata dal lusso e dagli agi con cui quella donna superficiale e distante l’ha cresciuta è un fardello ancora pesante da portare. La sua morte risveglia in Émilie un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi, soprattutto quando apprende di essere l’unica erede di un sontuoso castello nel Sud della Francia, un castello che nasconde le risposte a molti degli interrogativi che pendono sul suo passato: sarà un vecchio taccuino di poesie ritrovato tra quelle mura a metterla sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d’amore ai tempi della guerra ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia. Una storia così intensa ed emozionante da spingerla a riconsiderare la sua vita e ciò che la circonda: perché all’improvviso continua a pensare a un uomo che ha appena conosciuto, proprio lei che si è sempre tenuta lontana dall’amore?Voce unica e inconfondibile della narrativa romantica, Lucinda Riley ha scritto un’altra storia d’amore e passione, una storia impetuosa tra passato e presente che incanta, travolge e rapisce.♡¤

In poco tempo si passa dall’improvvisa comparsa di Sebastian, un Principe Azzurro che salva Émilie, la protagonista, da una crisi dopo la morte della madre e soprattutto dalla gestione inaspettata del castello di Gassin, in Francia, ereditato dopo la perdita di entrambi i genitori.  Essendo l’ultima discendente, il destino della proprietà dipende da lei, e se rifiutasse di prendersi cura della ristrutturazione del castello, spezzerebbe secoli di tradizioni e soprattutto dovrebbe dire addio ai ricordi che le rimanevano di suo padre. Uno dei posti che preferisco del castello è la biblioteca, che custodisce più di 20.000 edizioni pregiate, con gli scritti degli autori più illustri di sempre. Ho immaginato che somigliasse un po’ a quella di La Bella e la Bestia.  Inizialmente sono rimasta delusa dal fatto che Émilie si sia subito innamorata di questo sconosciuto. Si è fatta ammaliare dal suo fascino e dalle sue vesti di eroe, ma io capivo che qualcosa non andava anche perché un libro di 500 pagine non può concludere la storia d’amore in meno di 50, così mi sono fidata dell’autrice e ho continuato la lettura. Devo dire che il passato di Émilie mi ha molto scossa e mi ha fatto riflettere su quanto alcune persone durante la Seconda Guerra Mondiale si siano distinte, anche se nel loro piccolo, per salvare la vita di diverse persone e abbiano combattuto rischiando la propria, se non per perdendola. Ho amato il personaggio di Costance, la nonna di Sebastian nonché amica di Eduard, il padre di Émilie. Ha dimostrato di essere una donna forte, tenace e di avere un cuore talmente grande e un coraggio così immenso che ho provato un grande sentimento di stima nei suoi confronti. Al mondo ci sarebbe bisogno di più donne come lei.

Un altro personaggio che ho amato fin da subito è il misterioso fratello di Sebastian, Alex. Non vi posso dire molto su di lui, ma per me è stato un colpo di fulmine, cosa che non è stata per la protagonista.

E poi c’è Sophia, sorella di Eduard e zia di Émilie, cieca dalla nascita e di cui la nipote non ha mai saputo nulla, perché il padre era troppo provato dal dolore per parlarne con la figlia. Sophia, per la mancanza della vista, ha sviluppato tutti gli altri sensi e soprattutto ha una dote artistica, scrive poesie e riesce a descrivere ogni tipo di sensazione attraverso le sue dolci parole. La luce alla finestra è proprio una delle tante poesie che la giovane ragazza ha scritto nel corso della sua vita, fin dalla tenera età. L’autrice ci regala qualche sua composizione tra un capitolo e l’altro. Lascio di seguito la poesia che da il titolo al romanzo:

La luce alla finestra

Assoluta notte
L’oscurità è il mio mondo
Pesante fardello
Non v’è luce oltre la finestra.

Giorno clemente
Una mano uscì dal buio
Sfiorò la stanza
E l’irradiò col suo tepore.

Crepuscolo imminente
Da te scaturiscono le ombre
Aleggia un segreto
Il cuore si scioglie e palpita.

Assoluta luce
L’oscurità era il mio mondo
E ora scintilla e brucia
E risplende, il mio amore per te.

Un altro punto che mi ha piuttosto toccata è un segreto che Émilie si porta dentro da quando ha tredici anni e che non è mai riuscita a confidare a qualcuno.

Consiglio la lettura a quelle persone che desiderano leggere un romanzo coi fiocchi, perché sì, Lucinda si è sempre spesa per i suoi libri, si è documentata, ha visitato i luoghi e conosciuto la storia di persone che sono vissute realmente, per aiutarsi a rendere il più credibile possibile la sua storia. Quindi merita, merita così tanto che alla fine di questo libro mi sono commossa, per lei, che anche se non è più tra noi, continua a vivere nei suoi romanzi e nel cuore di tutti i suoi fan.

Buona serata!

Stasera pizza del nonno, che bello!

Un bacio,

Laura

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