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Il teatro

Oggi voglio dedicare queste poche righe ad una passione che mi ha fatto compagnia in tutti questi anni: il teatro.

Ho frequentato una scuola teatrale per circa sette anni, ma fin da piccola ho avuto questa passione. Mi ricordo infatti quando organizzavo degli spettacolini per la mia famiglia o mi inventavo delle storielle da mettere poi in scena. Ogni volta finivo per creare tanta confusione perchè chiedevo ai miei parenti di recitare con me, ma io volevo che fossero perfetti. Perciò mi arrabbiavo e me ne andavo sempre via delusa. Ripensando ora a quei momenti, posso dire di essere felice di aver avuto un passato da bambina creativa.

Poi sono cresciuta e ho iniziato a fare teatro davvero. Prima in una scuola con un gruppo ristretto e poi per un paio d’anni in un gruppo molto più numeroso del mio liceo.

Il teatro mi ha permesso di crescere sia dentro che fuori. Ho vinto la mia emotività e la mia timidezza. Ho lavorato molto sull’uso della voce e della scansione delle parole, ho stretto tantissime amicizie. Ho anche arricchito il mio bagaglio di esperienze e conoscenze. Ho avuto tante mie prime volte. Il mio primo monologo, la mia prima sceneggiatura, i primi complimenti…

Il teatro è stato per me un insegnante di vita. Mi ha fatto capire in che modo devo affrontare le cose, con che occhi devo guardare la realtà.

Purtroppo attualmente non pratico più questa mia passione. Un motivo è il fatto che richiede molto impegno che io non riuscirei ora come ora a dare. In secondo luogo ho capito che c’è una passione che negli ultimi anni ha vinto quella che ho sempre avuto per il teatro: la scrittura. Scrivendo un copione per uno spettacolo sul bullismo (che tra l’altro ha avuto molto successo con lo spettacolo Mille facce nessun’anima di cui io ero la protagonista) ho capito che scrivere mi piaceva. Mi piaceva e mi piace tuttora dare vita ad un qualcosa che appena un istante prima non esisteva. I personaggi che prendono forma nella mia testa, nel momento in cui entrano a far parte anche dei cuori del pubblico, ecco quello sì che è un momento magico. È (come avevo detto qualche tempo fa) come vedere per la prima volta una figlia che va a scuola e che si fa sempre più lontana, o come lasciare andare in aria un palloncino la cui aria proviene dai tuoi polmoni.

Come ho ribadito più volte sono convinta che il mio talento non sia nè il teatro nè la scrittura, ma la creatività. Ci sarà un motivo se mi piacciono tutte le arti, dalla musica, alla pittura, alla poesia, al teatro. Se dovessi definirmi con una sola parola direi fantasiosa. Amo viaggiare alla scoperta di cose nuove, cerco di avere sempre un briciolo di curiosità in ogni mio gesto e soprattutto non smetto mai di sognare.

Queste sono tutte quelle caratteristiche che fanno di me una ragazza creativa!

Se vi è piaciuto particolarmente questo articolo lasciate un like o un commento. Vi ringrazio di cuore, Laura.

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Un pensiero riguardo “Il teatro

  1. Il teatro è l’altra vita che se sai cogliere non ne vorresti più scire.
    Lo adoro, l’ho frequentato, recitato….ora sono spettatrice.
    E’ una fetta dell’arte troppo dimenticata da questa vita frentica e da una socoetà sempre più superficiale e approssimativa.

    Piace a 1 persona

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