Emma non è solo un nome. Emma è la mia ombra, il mio specchio, il mio sfogo, le mie paure, i miei sogni. Insomma, Emma sono io. Ho scelto questo nome perchè mi è stato suggerito dal mio istinto, non ci ho pensato molto. Come non ho pensato prima di buttare giù le prime idee per l’Isola di Smeraldo. Dovete sapere che il giorno prima non immaginavo minimamente che poco a poco quell’estate avrebbe preso forma il mio primo “romanzo”. Metto le virgolette perchè, oltre a non essere completo (anche se conto di ultimarlo per le vacanze di Natale), riconosco che è molto acerbo. Acerbo non per me. Per me è degno della mia più grande soddisfazione. Ma, come mio solito, punto sempre in alto. Il mio sogno nel cassetto sarebbe poterlo pubblicare in un futuro. Già mi immagino passeggiare per le vie di Milano e fermarmi a guardare le vetrine della Mondadori di Galleria Vittorio Emanuele e scorgere tra i tanti libri, anche il mio, nascosto in un angolino.
Ma ora basta perdermi nei dettagli. Emma. Lei è la protagonista. Vive una situazione familiare complicata. La madre non c’è più e il padre è l’unica persona che le è rimasta. Negli ultimi due anni ha perso tutta la sua compagnia di amici e ha riversato la sua solitudine nella cameretta di casa sua. Finchè non incontra Simone. Emma è forte, ma allo stesso tempo fragile. Ha smesso di credere nell’amore quando ha dovuto dire addio al suo amore più grande. Quel suo amore si trova nella sfera boreale. Lì vive ancora una stella che, brillando per lei, le consiglia sempre la strada giusta. Camilla, la madre, è Tiggy, la quinta stella della costellazione delle Pleiadi. Emma è una piccola esperta di cosmologia. Suo padre è un astrofisico, mentre la madre ha sempre viaggiato come ricercatrice, portando Emma e il marito con sè in giro negli angoli più misteriosi della Terra.
Emma, alla fine di questo lungo viaggio, non solo in senso fisico, ma anche psicologico, quando tutto questo sarà finito, cosa sceglierà di fare? Che piega avrà preso la sua vita? Tornerà ad amare?
Prima di concludere vi lancio una domanda. Qual è il senso del viaggio, cosa rappresenta? Emma nell’Isola dei suoi sogni, che l’accompagneranno nei sussurri della notte, troverà la cura alle sue più grandi paure.
Leggendo velocemente penso che il viaggio rappresenti la maturazione della ragazza e la ricerca di se stessa. Vorrei chiederti di spiegarmi il significato della frase “quel suo amore si trova nella sfera boreale”. Ringrazio in anticipo per il chiarimento.
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Si certo! Sua madre è morta due anni prima e la ragazza insieme al padre ha deciso di dedicarle una stella delle Pleiadi. Perciò ogni notte, prima di chiudere gli occhi, le manda sempre un saluto.
P.S.: sono particolarmente affezionata a questa costellazione.
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Grazie per la spiegazione. Sei appassionata di astrologia, astronomia o astrofisica?
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Astrofisica principalmente. Costellazioni, galassie, pianeti, buchi neri, relatività ristretta e generale. Conto di approfondire queste cose al quinto anno.
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Sembra molto interessante!😊 Il viaggio probabilmente rappresenterà il percorso di vita che porterà Emma a fare determinate scelte e a superare le sue paure.
Anche noi stiamo scrivendo un libro e come te immaginiamo di vederlo nelle vetrine delle librerie: sarebbe un sogno!😄😄
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Ragazze, vi voglio parlare ma non vorrei farlo pubblicamente iscrivetevi a questo blog e poi vedremo come metterci in contatto. È importante! Cercate “Μille facce nessun’anima” anche su internet.
Buonanotte😘
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Ciao! Va bene, lo cercheremo😉
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Brave, fidatevi di me e presto ci incontreremo, magari anche dal vivo o ci scambieremo i nostri romanzi😘.
Immagino conosciate Martina che ha scritto In Mezzo al Caos. È molto simile a noi, direi identica.
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