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L’Isola di Smeraldo

Ecco che di nuovo mi tuffo tra le righe dei miei desideri. E’ giunto il momento che voi entriate nel mio mondo, che conosciate quei personaggi ai quali ho dato forma anni fa. L’Isola di Smeraldo non è solo il romanzo che mi ha fatto capire che la scrittura fa parte di me, che riempire le pagine con le parole che da sempre sono rinchiuse nella mia mente mi libera da un peso, che quando penso ad Emma, Simone, Christian o Anna il mio cuore si rianima e si riempie di gioia. Non solo questo. Condividere con voi il mio scritto è un traguardo che desidero raggiungere da tempo ormai. Ancora mi sento disorientata. E’ tutto così nuovo per me! Può sembrare un pensiero strano e irrilevante, ma per me, sapere che da oggi quei personaggi che sono nati dalla mia mente prenderanno vita anche nei cuori di voi lettori, mi riempie di gioia. E fidatevi che non è stato semplice compiere questo viaggio. E’ un po’ come quando un padre accompagna per la prima volta a scuola la sua bambina. Non è facile mollare la presa della sua esile manina e osservarla finché si riduce ad un puntino lontano. Ecco per me è un po’ lo stesso. So che non tutti capiranno, anche perché io l’ho capito solo da pochi giorni.

Più avanti vi parlerò dei personaggi, dedicando loro una pagina alla volta, inserirò degli estratti del romanzo (senza fare nessuno spoiler) e vi chiederò consigli e ne accetterò.

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9 pensieri riguardo “L’Isola di Smeraldo

  1. Ti consiglio di sostituire il cui nella quarta riga con ‘ai quali’ e di sostituire vederla nella quarta riga dal basso del primo paragrafo con un altro verbo (ad esempio osservarla) per rendere la lettura un poco più scorrevole. Spero che ascolterai il mio consiglio e anche se non lo farai, non preoccuparti poiché è solo una mia opinione personale. Prima di scartare il mio pensiero però ti chiedo di rileggere quelle frasi per comprendere i motivi della mia ‘polemica’

    "Mi piace"

      1. Sì, L’ombra del futuro parla della storia di Aurora, una ragazza di Milano, ventenne, che studia medicina veterinaria e che scopre di essere stata adottata e di avere origini in Grecia. Poi c’è il Sogno di Charlotte, che parla del meraviglioso talento di una bambina canadese che, in seguito alla morte della madre, viene affidata al padre e con lui ha successo a Parigi, come cantante. Poi La ragazza dello specchio blu, una sorta di Braccialetti Rossi, per intenderci e quest’estate ho iniziato la Storia di Gabriele, un tossicodipendente che, dopo essere finito in coma etilico, rinasce e crescendo, capisce qual è la sua strada
        Parlerei ore delle mie storie!

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